Alternativa Popolare ha messo al centro della sua azione la battaglia per rilanciare la natalità del nostro Paese. I dati disponibili indicano infatti una situazione gravissima: entro il 2034 in Italia ci saranno circa 1.4 milioni di bambini e ragazzi in meno. Più volte il coordinatore Bandecchi ha lanciato l’allarme: la denatalità che caratterizza l’Italia è una vera e propria emergenza e, se non si interverrà presto con politiche strutturali, il trend sarà destinato solo a peggiorare. Già in passato Bandecchi aveva dichiarato:

“Dal 2008 i livelli di natalità del nostro Paese si sono abbassati costantemente. E il trend è destinato solo a peggiorare. Io credo che un Paese dove la questione demografica non sia considerata un’urgenza prioritaria sia un Paese destinato al fallimento. Sostegno alle donne che intendono diventare madri, investimenti per rafforzare nidi e asili pubblici, interventi sul regime fiscale per spostare risorse a favore dei nuclei familiari e nuove politiche di conciliazione lavoro-famiglia. Si tratta di azioni prioritarie non ulteriormente rimandabili”.

La pubblicazione oggi di un nuovo report redatto dal Sole24ore non fa che confermare la gravità di questa situazione.

“Il report pubblicato oggi dal Sole24ore conferma una situazione che noi di Alternativa Popolare denunciamo da tempo: l’Europa e l’Italia stanno affrontando una 𝗰𝗿𝗶𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗺𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗶𝗰𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗲𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶. Il nostro Paese, in particolare, è tra i meno fecondi di Europa insieme a Spagna e Malta.
Siamo di fronte a una vera e propria 𝗲𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮: secondo le stime già pubblicate dall’ Istat, l’Italia perderà in quattro decenni 12 milioni di abitanti. Qual è la prospettiva di futuro di un Paese che, nel lungo termine, dimezzerà la sua popolazione?
La legge di bilancio ha previsto alcune misure per affrontare il problema, ma si tratta di soluzioni ancora troppo timide. La gravità della situazione in cui versiamo richiede siano messe in campo politiche strutturali. Noi ci crediamo e siamo convinti che in un Paese dove nascono bambini l’economia funzioni meglio. Puntare sulle nascite con un robusto e strutturale supporto alle famiglie è la chiave giusta per la ripresa dell’Italia ed è ora che questa consapevolezza sia fatta propria dalla politica”.