Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il decreto per il ponte sullo Stretto di Messina. Si tratta del primo tassello che dovrebbe portare alla presentazione del progetto esecutivo entro l’estate del 2024. Seppur il decreto non sia stato reso pubblico per consentire ulteriori approfondimenti tecnici la notizia è subito tornata al centro del dibattito politico. Come è noto, infatti, della discussione sulla costruzione del ponte sullo Stretto ha attraversato tutta la storia politica italiana sin dai giorni dell’Unità. Ieri il Governo ha invece posto le basi per un percorso che porti finalmente all’edificazione dell’opera: è stata infatti ricostituita la società Stretto di Messina Spa messa in liquidazione 10 anni fa.

Il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi ha così commentato la notizia:

“L’utilità e l’importanza strategica del Ponte sullo Stretto sono evidenti a tutti, anche a chi per questioni elettorali deve dire a prescindere no.

Dopo 30 anni di chiacchiere, stop and go e soldi bruciati, speriamo che la decisione del Governo sia definitiva ed esecutiva. Il Ponte sarà di enorme aiuto all’economia siciliana e dell’intero Paese, eliminando una serie di difficoltà e rallentamenti legati al trasporto via mare. Cosa fondamentale, il Ponte consentirà anche di completare la rete Ten-T europea trainando lo sviluppo delle infrastrutture (strade, autostrade, ferrovia) siciliane e calabresi che potrebbero beneficiare dei finanziamenti europei legati alla Rete.

Alternativa Popolare auspica che questa volta, grazie alla condizioni politiche e alla legittimazione del Governo, si possa finalmente e concretamente raggiungere un obiettivo che da decenni è atteso”