Bandecchi: “è arrivato il momento di avviare un patto tra l’Europa e l’Africa e buttare le basi per una vera e seria integrazione”

Il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi torna sul tema immigrazione e rilancia, nuovamente, il suo appello alla politica affinché cessino speculazioni e polemiche strumentali. L’Italia deve farsi promotrice, in Europa, di un Patto con l’Africa, avviando un ponte che consenta al continente africano di superare gli ostacoli alla crescita permettendo inoltre ai migranti in arrivo una reale integrazione. Queste le sue parole:

“Tragedie come quella di Cutro non possono e non devono più verificarsi. Ancora oggi si fanno sull’ immigrazione troppe speculazioni che devono essere messe da parte: un fenomeno così complesso non può essere affrontato riducendo tutto all’ideologia. Ecco perché iI decreto immigrazione sui cui il Governo è al lavoro deve essere il punto di partenza di una strategia più ampia.

È impensabile lasciar morire in mare persone che scappano da fame e guerra, ma per rispondere occorre muoversi insieme all’Europa: l’Italia non può essere lasciata sola ad affrontare così tanti arrivi. Dobbiamo cambiare drasticamente approccio e quindi la politica socio economica e geopolitica. Serve capire, una volta per tutte, che l’Africa è una risorsa, anche e soprattutto come forza lavoro, per noi indispensabile. Per questo ritengo sia doveroso intensificare i rapporti con gli Stati di partenza.

Se è vero che dobbiamo accogliere chi arriva in Italia in condizioni tragiche, è anche vero che dobbiamo garantire ai migranti integrazione e reale inserimento sociale e lavorativo affinché siano in grado di contribuire alla vita del Paese. Allo stesso tempo occorre lavorare sul piano europeo perché ci sia una più forte redistribuzione degli arrivi: è arrivato il momento di avviare un patto tra l’Europa e l’Africa e buttare le basi per una vera e seria integrazione. Se non si fa così, qualsiasi nazione travolta da un numero altissimo di arrivi non sarà in grado di gestire tale emergenza”.

Il Coordinatore infine conclude con un appello al Governo e all’opposizione: “servono proposte, soluzioni, apriamo le menti invece di porre energie e attenzione su cose spesso superflue“.