L’operazione terroristica avviata da Hamas questa mattina nei territori di Israele è di una gravità assoluta: i nostri pensieri, mentre seguiamo l’evoluzione degli eventi, vanno al popolo israeliano di cui difendiamo la libertà e il diritto di vivere in pace”.

“I complimenti dell’Iran ad Hamas e l’atteggiamento ondivago della Russia di queste ore insinuano il dubbio che il riaccendersi del conflitto risponda ad una strategia ben chiara, pilotata – come sempre – da Putin: creare instabilità ai confini dell’occidente. Un altro tassello, potenzialmente non meno grave della guerra in Ucraina, della nuova contrapposizione globale tra democrazie e dittature.

Noi saremo sempre dalla parte della democrazia, perché la peggiore delle democrazie è meglio del più efficiente dei totalitarismi.

Le severe parole di ieri del Presidente Mattarella, che ha evocato i fantasmi del 1938-39, risuonano oggi ancora più significative. In Israele, come in Ucraina, si lotta per difendere la libertà di tutti noi.

Continuiamo a seguire gli eventi con estrema apprensione, una estensione del conflitto potrebbe fornire il pretesto all’Iran per attaccare Israele (con il beneplacito della Russia), con conseguenze catastrofiche.